Incontro dopo incontro cominciano a prendere forma le sensibilità delle persone che hanno posto fiducia in me, degli amici che ho contattato e che vorrei rappresentare.
Le sensibilità si trasformano in richieste e queste, fino ad ora, potrei riassumerle in:
- spazi di incontro;
- marciapiedi e percorsi ciclopedonali;
- pensiline per l'attesa del bus;
- fognature;
- illuminazione pubblica;
- raccolta differenziata dei rifiuti;
- recupero del patrimonio storico;
- ospedale;
- apertura e trasparenza del 'Palazzo'...
In realtà quello che viene chiesto tra le righe è molto più ammirevole e che trasformo in UN ALTRO ELENCO:
- chi chiede uno spazio d'incontro ricerca la socialità,
- chi chiede un marciapiede, una pensilina del bus o l'illuminazione pubblica vuole vedere i propri figli uscire di casa in sicurezza,
- chi chiede una fognatura o la raccolta differenziata dei rifiuti vuole lasciare ai propri figli un ambiente pulito nel quale crescere,
- chi chiede il recupero del patrimonio storico crede nelle proprie radici e nella memoria,
- chi chiede attenzione per l'ospedale chiede attenzione per la salute delle persone deboli,
- chi chiede apertura e trasparenza del 'Palazzo' chiede di partecipare e contribuire alla vita pubblica.
E' qualcosa che mi lascia ammirato, mi dà entusiasmo e bada, caro lettore (anche se in verità lo dico più a me stesso), che la parola 'ATTENZIONE' è scritta in maiuscolo... ed è ripetuta due volte. Non è un caso.
Apertis verbis (A chiare lettere)
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